L’organizzazione del Carnevale di Satriano, in collaborazione con il Forum Regionale dei giovani della Basilicata, ha deciso di riservare dei posti per partecipare gratuitamente alla Foresta che cammina agli iscritti di tutti i forum dei giovani d’Italia. La Foresta che cammina è composta da 131 Rumita, gli uomini albero del tradizionale carnevale, uno per ogni paese della Basilicata.
UN CARNEVALE ECOLOGISTA
Il Carnevale di Satriano da 8 anni è un carnevale che presta la massima attenzione all’impatto antropico che esso genera. Sono tante le iniziative messe in campo in questi anni che verranno riproposte anche nel 2020: verranno boicottati i bicchieri monouso, il materiale promozionale verrà stampato su carta a marchio FSC, sarà prestata massima attenzione alla raccolta differenziata, i bar e i locali interessati dalla sfilata nei giorni del carnevale avranno a disposizione bicchieri biodegradabili. Verranno utilizzati prodotti di stagione, a filiera corta e a km zero.
Il Carnevale di Satriano è stato inserito come buona pratica nel modello di sostenibilità degli eventi di Aarhus, capitale europea della cultura 2017. Tra maggio e giugno del 2018 infatti il Rumita di Satriano ha attraversato in bici elettrica tutta l’Europa per rappresentare Matera 2019 al festival della sostenibilità di Samso, in Danimarca.
UNA TRADIZIONE IN TRANSIZIONE
Il Rumita (eremita) è un uomo vegetale completamente ricoperto da foglie di edera, albero vagante, maschera silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando il fruscio (un bastone con all’apice un ramo di pungitopo) sulle porte delle case. E’ il suo modo di bussare. Chi riceve la visita del Rumit rispetta il suo silenzio e in cambio di un buon auspicio dona qualcosa (fino a qualche anno fa generi alimentari, ora pochi spicci). Nel corso dei decenni le interpretazioni che le varie generazioni hanno dato a questa figura misteriosa sono cambiate. Chi l’ha visto prima della seconda guerra mondiale racconta che “u rumita” era uno spirito francescano, un eremita appunto, una persona che viveva ai margine del paese e che dopo un inverno rigido usciva dai boschi per fare la carità. In seguito, le vicende dell’emigrazione hanno accostato questa figura al satrianese che non ha avuto né la voglia né la possibilità di lasciare la Basilicata e che rimasto in una situazione di assoluta indigenza girava per le strade del paese e delle contrade, vestito di edera per rimanere anonimo, alla ricerca di qualcosa da mangiare per affrontare con forza e vigore la primavera. Ora c’è la nuova interpretazione. I giovani satrianesi hanno intenzione di utilizzare il Rumita per lanciare un messaggio ecologista universale che è un rovesciamento dei valori, una rivoluzione copernicana: ristabilire un rapporto antico con la Terra per rispettare gli uomini e le donne che la abiteranno in futuro.
LA NASCITA DELLA FORESTA CHE CAMMINA
Dal 2014 l’associazione Al Parco insieme ai giovani satrianesi, prendendo spunto dalla cine-installazione “Alberi” di Michelangelo Frammartino proiettata al MoMA di New York, ha caricato di nuovi significati la maschera e organizza una Foresta che cammina composta da 131 alberi vaganti, simbolicamente uno per ogni paese della Basilicata. Chiunque può prendere parte all’invasione verde, diventare uomo albero per un giorno e farsi portavoce del messaggio ecologista di cui il Rumita è diventato ambasciatore: ristabilire un rapporto antico con la Terra.
PERCHE’ 131?
Perchè 131 è il numero dei comuni della Basilicata e simbolicamente sarà tutta la Regione a partecipare alla marcia pacifica dei Rumita di Satriano!
PARTECIPAZIONE RISERVATA AI FORUM DEI GIOVANI
Per i Forum dei giovani la partecipazione alla Foresta che cammina è gratuita! Per aderire e indossare la maschera del Rumita e farsi portavoce del messaggio ecologista è necessario prenotare e indicare il numero di partecipanti entro il 16 Febbraio 2020.
Info: 3295320026 – carnevaledisatriano@gmail.com
ALTRE INFORMAZIONI
COME VESTIRSI
Abiti scuri a tinta unica, l’obiettivo è mimetizzarsi con le foglie di edera, vanno bene il nero, il verde o il marrone scuro. La cosa più visibile sono le maniche e i pantaloni ma il consiglio è valido anche per guanti, sciarpe, cappelli (vivamente consigliato). Maglie e pantaloni devono essere a tinta unica: pantalone nero con striscia bianca non va bene. Ovviamente è necessario vestirsi in modo pesante perchè potrebbe fare freddo. Per i più coraggiosi: potreste anche decidere di indossare il Rumita così come Madre Natura vi ha fatti ovvero nudi!
OSPITALITA’ PER I FIGURANTI
Per chi indossa la maschera del Rumita e partecipa alla Foresta che cammina l’organizzazione mette a disposizione la palestra della scuola elementare di Satriano dove è possibile dormire con il sacco a pelo in un ambiente riscaldato. La palestra è dotata anche di bagni e docce e calde. E’ richiesto un piccolo contributo di 10€ per la prenotazione.